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I principali WCMS Open Source

I principali WCMS Open Source

Joomla, Drupal e WordPress sono al momento i più popolari WCMS open source utilizzati.

Drupal ha una curva di apprendimento più ripida e quindi è di difficile comprensione per gli sviluppatori che cercano di capirne il funzionamento e i suoi moduli al primo impatto. Richiede una conoscenza e una codifica più approfondita quando ci si vuole addentrare in una particolare personalizzazione.

Joomla è caratterizzato da una interfaccia utente migliore rispetto a Drupal, risultando più amichevole per i nuovi arrivati e più semplice nell’aggiungere pagine al sito.

WordPress è la soluzione perfetta per i piccoli siti web come i blog, in quanto possiede un’interfaccia semplice e facile da usare. Si possono avere dei problemi con WordPress quando si vuole fare qualcosa al di fuori del mondo blogging.

Comparazione tra differenti Web CMS Open Source

Comparazione tra differenti Web CMS Open Source

Breve panoramica sul mondo WordPress

Creato da Matt Mullenweg e rilasciato nel Maggio 2003, WordPress è ideale per la realizzazione di siti di dimensioni contenute (poche centinaia di pagine o meno), con un’organizzazione relativamente semplice e perfetto per i blog.

All’inizio del 2003 Matt Mullenweg era una matricola all’università di Houston, preoccupato dalla mancanza di aggiornamenti della piattaforma blogging che stava usando, decide di intraprendere un progetto utilizzando la licenza GPL : otto anni dopo Matt è il più giovane tra le persone influenti del Web e possiede un’azienda, Automattic, in attivo con 80 dipendenti.

APPROFONDISCI ➡ Come funzionano i Web CMS

WordPress è al momento (e col 60% ) il motore dei siti che utilizzano CMS, rappresentando la prova lampante di come si possa produrre reddito, creare posti di lavoro e animare un intero ecosistema attorno a un prodotto open source supportato principalmente da comunità e sviluppatori.

Col passare degli anni e delle versioni, questa piattaforma si è trasformata in una soluzione scelta anche per realizzare siti che ormai non hanno più nulla a che vedere col concetto di blog.

Tra i siti più rilevanti realizzati con WordPress abbiamo molte testate giornalistiche come Panorama, Wired Italia e Il Fatto Quotidiano.

Sono molti i brand internazionali che si sono affidati a WordPress come piattaforma per i loro siti istituzionali, tra i più famosi abbiamo Sony Music Entertainment, Walt Disney Company e Microsoft Studios. Non solo, anche la Casa Bianca ha scelto WordPress come CMS per il proprio sito.

wordpress backend 5

Pannello di amministrazione in WordPress 5

Le ultime versioni di WordPress hanno di fatto introdotto numerose funzionalità rendendolo estremamente versatile, mantenendolo al contempo molto facile da installare e utilizzare.

Nel campo del blogging, le potenzialità di questo CMS sono indiscutibili, ma non è adatto per creare e-Commerce o portali con molte pagine in quanto non è in grado di gestire siti di grandi dimensioni (non “scala” altrettanto bene come altri CMS in circolazione).

Uno dei grandi vantaggi dell’utilizzo di WordPress è che essendo utilizzato in grande scala, la maggior parte delle soluzioni ai problemi, sia banali che complessi, la si può trovare nel forum ufficiale, che si estende ai numerosi sviluppatori di temi e plugin, che in base alle segnalazioni di bug riescono a migliorarne il software.

Altri due fattori spesso spingono molti utenti verso l’adozione di questa piattaforma: la vasta disponibilità di temi grafici e quella dei plugin che permettono di estendere notevolmente le funzionalità di WordPress. I template grafici disponibili sono infiniti, sia gratuiti che a pagamento, e lo stesso vale per i plugin.

Breve panoramica sul mondo Drupal

Tutelato da licenza GNU GPL come Joomla, Drupal è un’ottima scelta per i siti più complessi, essendo un CMS molto potente, ma anche un progetto che, per dimensioni e complessità, all’inizio potrebbe intimidire.

Dalle versioni 6.x (attualmente l’ultima è la 7.26 rilasciata a Gennaio 2014), sono migliorate molte cose, come ad esempio l’installazione: se prima era necessario modificare a mano i file di configurazione, ora si può installare tutto comodamente, con una procedura guidata, direttamente online .

Notevoli miglioramenti sono stati apportati grazie ad un’accurata analisi di usabilità ed al conseguente miglioramento dell’interfaccia di amministrazione, che ora presenta controlli avanzati che ci permettono, ad esempio, di disegnare il layout dei blocchi attraverso il drag and drop.

La community, che ha reso possibile raggiungere questi risultati, conta un numero impressionante di sviluppatori, utenti e tester, che forniscono costantemente nuove idee e prodotti, quasi sempre in maniera gratuita, per poter realizzare le funzionalità più svariate. Più precisamente il portale della community Drupal[.]org conta oltre un milione di utenti e più di trentamila account di sviluppatori.

La storia di Drupal ha inizio nel 2000, tra i banchi dell’università di Anversa. All’epoca l’ateneo non forniva l’accesso gratuito ad internet per gli studenti, per questo Dries Buytaert e Hans Snijder decisero di installare un router Wireless alla connessione ADSL per condividere la connessione. Tuttavia non vi era alcun sistema per condividere file ed informazioni, per cui Dries creò un piccolo sito interattivo che permettesse agli studenti di inviare note e notizie utili a tutti.

Finita l’università, il gruppo di studenti decise di pubblicare il sito in internet, in modo che essi potessero continuare a comunicare, per cui nacque drop.org. Una volta pubblicato sul Web, l’utenza del sito aumentò e i membri iniziarono a parlare di autenticazione, moderazione, rating, syndication e di come implementarle sul sito. Nel 2001 Dries decide di rilasciare il software dietro drop.org con il nome di Drupal e con licenza open source, per permettere ad altre persone di utilizzare ed estendere il sistema.

Supporta una vasta gamma di strutture di sito e grazie ai componenti aggiuntivi è possibile definire regole dettagliate per personalizzare alcuni tipi di contenuti.

Il pacchetto base di Drupal non prevede un editor di tipo WYSIWYG, ma lo si può tranquillamente installare, rendendo più semplice la gestione dei contenuti e degli aggiornamenti per gli amministratori. Le numerosi opzioni e impostazioni che rendono tale CMS flessibile e potente, lo rendono però molto complesso, e capire cosa offre il sistema e come configurarlo è più difficile rispetto a WordPress e Joomla.

Tra i siti più importanti realizzati in Drupal abbiamo il sito della NASA (http://www.nasa.gov), il sito governativo http://www.Recovery.gov che fornisce una visione alla popolazione americana sui finanziamenti governativi erogati, il portale web CliftonHill (http://www.cliftonhill.com) parco giochi nelle vicinanze delle cascate del Niagara , il sito del videogioco online Battlefield (http://www.battlefield.com) e il portale web, di poco successo, The Go Network (http://www.go.com) inglobato nel sito di The Walt Disney Company.

Breve panoramica sul mondo Joomla!

Joomla! nasce come fork di Mambo, un CMS open source preesistente, nell’agosto del 2005. Il team di sviluppo di Mambo, affiancato da molti volontari, decise di staccarsi per iniziare un nuovo progetto (Joomla!), poiché erano in disaccordo con le politiche della Miro International, azienda australiana detentrice del marchio registrato “Mambo”. Per supportare il nuovo progetto, in termini organizzativi, economici e legali, venne in seguito istituita l’organizzazione no-profit Open Source Matters8.

Distribuito gratuitamente, su licenza open source (GNU GPL), Joomla è sviluppato in linguaggio PHP, supporta al momento solo il motore di database MySQL e risulta installabile su qualsiasi sistema operativo e web server con supporto PHP.

Come WorPress, anche Joomla può contare su un buon supporto in rete e di un elevato numero di plugin e template in circolazione, ma soprattutto ha una capacità di gestione degli utenti davvero efficace. Attualmente è il secondo WCMS più utilizzato dopo WordPress, coprendo quasi il 9% del mercato (vedi Tabella 1 a pag.35).

backend joomla 3

Back-end di Joomla! versione 3.2.1

Joomla è la soluzione ideale per siti con molti utenti e contenuti da gestire, che presentano un’elevata complessità di gestione, come i portali. Come esempio tra i siti web più rilevanti realizzati con Joomla (dati aggiornati al 2014) ce ne sono diversi istituzionali internazionali e non, come il sito del Ministero della Difesa della Grecia (http://www.mod.mil.gr) e il sito del Ministero dello Sviluppo Economico Italiano (http://www.mise.gov.it), ma anche portali come il Portale Italiano al servizio del cittadino (http://www.italia.gov.it). Per mostrare il variegato utilizzo di tale WCMS, cito in aggiunta il sito del Banco di Desio e della Brianza (http://www.bancodesio.it), la Triennale di Milano (http://www.triennale.it), MTV Grecia (http://www.mtvgreece.gr), l’Università del Nebraska (http://www.nebraska.edu) e il giornale politico americano The Hill (http://www.thehill.com).

Uno dei limiti di Joomla è che ogni singolo contenuto è in genere associato ad una sola pagina: il sistema diventa quindi più semplice da capire ma può essere pesante da aggiornare. Inoltre vi è la limitazione di associare una sola categoria per articolo, il che può rendere necessaria la duplicazione di contenuti.

La struttura di Joomla poggia su un insieme di librerie di oggetti riutilizzabili, denominato ‘core framework’, che contengono le funzionalità di base per il controllo del CMS.

core joomla mysql

Le Estensioni, definite dagli stessi sviluppatori come la chiave di volta di questo CMS, si integrano col software base, sono in grado di comunicare tra loro agendo individualmente e in gruppo in modo da potenziare le possibilità di base di Joomla, non solo sotto l’aspetto funzionale ma anche grafico e linguistico .
Joomla presenta cinque diversi tipi di estensioni:

  • Componenti, che generalmente creano vere e proprie sezioni e tipologie di contenuto. Tra i componenti di base vi sono la gestione e visualizzazione di articoli, la gestione utenti e moduli di contatto. Esempi di componenti aggiuntivi sono gallery, gestione download, forum.
  • Moduli, cioè blocchi posizionabili nella pagina, per la visualizzazione di informazioni o l’accesso a funzionalità. Sono esempi di moduli un riquadro per l’accesso degli utenti, i menu, un elenco con gli ultimi articoli.
  • Plugin, funzioni che operano a vari livelli, innestandosi all’interno dei componenti. I plugin possono operare filtraggi, elaborazioni, aggiunta di funzionalità nei contenuti, o mettere a disposizione editor di testo avanzati.
  • Template, che definiscono i modelli di presentazione grafica delle pagine, sono costituiti principalmente da file PHP (in formato HTML) e CSS, oltre ad immagini e altri materiali.
  • Lingue, che prevedono l’aggiunta del supporto per lingue specifiche .

Queste estensioni sono tutte facilmente scaricabili dal sito ufficiale di Joomla (https://www.extensions.joomla.org) e al momento conta più di 7500 estensioni compatibili con le versioni di Joomla dalla 2.5 in su.

Per dare qualche numero, il forum ufficiale di Joomla conta circa tre milioni di post ed è composto da oltre seicentomila utenti, mentre il forum ufficiale italiano è formato da 63 mila utenti e sono stati raggiunti quasi un milione di post.

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