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Classificazioni dei Web CMS

Classificazioni dei Web CMS

Prendendo in esame la finalità per cui un sistema Web CMS viene progettato e implementato, si possono distinguere due categorie generali:

  • Web CMS specializzati, appositamente progettati per un tipo preciso di contenuti (un’enciclopedia on-line, un blog, un forum, ecc.)
  • Web CMS generici, di conseguenza più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di contenuti.

In linea di massima un WCMS è tanto più efficiente quanto più è specializzato.

Molti piccoli portali fanno ricorso a versioni distribuite, vale a dire realizzate da altri e messi a disposizione gratuitamente o a pagamento, di tipo generico. Per quanto un WCMS possa essere flessibile, un sito basato su questa struttura presenta un aspetto poco personalizzato se non è possibile intervenire direttamente sul codice sorgente del prodotto per modificarlo. Analogamente i contenuti saranno sempre ancorati a quanto previsto da chi lo ha progettato e non alle esigenze di chi deve pubblicare il sito.

Problemi di gestione possono derivare dal fatto che chi pubblica o gestisce il sito può usare il WCMS per intervenire sui contenuti e sull’aspetto, ma generalmente (nel caso del software proprietario) non è in grado di intervenire direttamente sulla struttura stessa. Questo è un limite strettamente connesso al vantaggio primario spiegato in precedenza, ovvero la pubblicazione di un portale senza doverne progettare la struttura e possederne le conoscenze tecniche.

Questi problemi sono risolvibili utilizzando software open source. Il termine open source è una distinzione fondamentale, che si traduce in codice sorgente del software liberamente disponibile a tutti, sia per la visualizzazione sia per la modifica, ma portandosi dietro allo stesso tempo molte limitazioni. Mentre il software proprietario viene creato, distribuito e gestito da un’impresa, nei sistemi open source l’insieme di queste attività sono gestite da comunità di sviluppatori e comuni utenti; l’efficacia della comunità sarà quindi un fattore importante nella scelta di un CMS open source.

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I WCMS open source sono liberi e l’utente può fare ciò che desidera con tale sistema e il relativo codice, estendendo ed integrando ogni componente come meglio crede. Non c’è alcun costo di licenza per il software, e chiunque può scaricarli e installarli su un server web senza alcun costo.

Come si evince nella seguente tabella, i principali WCMS open source utilizzati sono WordPress, Joomla! e Drupal, coprendo oltre il 74% del mercato dei WCMS.

Andamento di utilizzo dei Web CMS dal 2010 al 2014

Andamento di utilizzo dei WCMS dal 2010 al 2014
(aggiornato a Febbraio 2014 – fonte: W3Techs)

In contrapposizione con i sistemi open source abbiamo sistemi WCMS commerciali, ovvero software proprietari e di conseguenza a pagamento.

Tali sistemi superano alcuni degli svantaggi dei sistemi open source; un vantaggio di un sistema CMS commerciale è che il venditore/proprietario ha il controllo su tutto l’ambiente e sulla maggior parte dei moduli che vengono realizzati per esso, quindi si crea un prodotto più facile da usare e sicuro. Dato che i sistemi commerciali non sono open source, la comunità non ha accesso al codice sorgente e pertanto le possibili exploit degli hacker sono molto meno probabili; questo si evince anche dalla minor disposizione di aggiornamenti fondamentali riguardanti la sicurezza di questi WCMS.

Infine abbiamo una terza possibilità, ovvero i CMS Commerciali Open Source. Questi sistemi ibridi, sfruttano il meglio di entrambi i mondi: da un lato, la qualità e la sicurezza del supporto professionale dei modelli commerciali, dall’altro la flessibilità e la libertà dei sistemi open source.

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