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I problemi di privacy potrebbero danneggiare la crescita del mercato degli smart speaker

I problemi di privacy potrebbero danneggiare la crescita del mercato degli smart speaker

Le preoccupazioni per la privacy stanno cominciando a pesare sull’adozione di smart speaker e potrebbero addirittura smorzare l’utilizzo tra i proprietari esistenti, secondo l’ultimo Smart Audio Report di NPR e Edison Research.

Tuttavia, secondo il sondaggio realizzato ad oltre 2.600 adulti statunitensi, il 69% dei possessori dichiara di utilizzare quotidianamente l’assistente virtuale.

Il 44% di questi, dichiara di fare “chiacchierate intelligenti” abbastanza spesso (di più rispetto a quando ha acquistato il dispositivo), mentre il 21% lo utilizza sporadicamente e meno frequentemente rispetto al momento subito successivo all’acquisto.

Il rapporto aggiunge che ci sono 118,5 milioni di smart speaker nelle case degli Stati Uniti, ma solo 53 milioni di proprietari: quindi alcune case hanno due, tre o più dispositivi.

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Riguardo le domande fatte agli smart speaker, gli ambiti più coinvolgenti sono sicuramente sull’uso di terzi dispositivi (esempio accensione/spegnimento luci, TV, tende, termostato) e l’intrattenimento musicale (Amazon Music o principali Skill Alexa per la radio).

Tuttavia, l’aspetto più interessante di questo studio riguarda l’insieme delle domande sulla privacy e su come influenzano le percezioni degli speaker e display intelligenti tra proprietari e non proprietari.

Non è stata trovata alcuna spiegazione per il declino nell’utilizzo da parte di quel 21% citato in precedenza, potrebbe riguardare sia la delusione rispetto alle capacità reali dei dispositivi, oppure, come altri risultati del sondaggio suggeriscono fortemente, potrebbero esser colpa delle tante preoccupazioni sulla privacy.

Privacy e sicurezza dei dati sono i principali blocchi della vendita di smart speaker.

Tra i soggetti non proprietari di uno smart speaker, rispetto al 2017, ci sono molte più preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza, le quali fanno da freno per l’acquisto tra i non proprietari (vedi sopra).

Di seguito sono riportati i tre principali motivi per cui le persone non sono interessate a possedere un dispositivo dotato di assistente virtuale:

  1. Rischio di pirateria informatica
  2. Preoccupazioni per il fatto che “gli altoparlanti intelligenti sono sempre in ascolto”
  3. Preoccupati per le intercettazioni del governo.

Queste preoccupazioni sono condivise anche dagli attuali possessori di dispositivi, come indicato nella tabella sottostante. Questo è il motivo per cui deduciamo che il declino dell’utilizzo (21%) è legato alla privacy.

Contrariamente, ci sono anche dei risultati “positivi” nella relazione sulla lealtà e sull’impegno – come indicato dalla percentuale di utilizzo giornaliero dei dispositivi che si attesta al 69%.

Perché dovremmo preoccuparci?

Facebook non ha rilasciato alcun dato di vendita dei suoi smart speaker lanciati già da mesi.

C’è motivo di credere che le vendite siano state veramente negative, forse significativamente influenzate dalle preoccupazioni scaturite dai vari scandali legati alla società dal 2016 (come ad esempio, Cambridge Analytica).

A meno che “l’industria” non ripulisca il suo operato sulla privacy, le tecnologie promettenti come gli smart speaker potrebbero non essere all’altezza delle loro potenzialità a causa delle riserve dei consumatori.

Che dire? Vedremo come si evolverà la situazione, anche perché negli ultimi mesi le vendite a livello globale stanno aumentando, quindi può essere che tutte queste remore causate dalla privacy non siano così bloccanti per questo mercato.


Smart Audio Report 2019: Privacy