Facebook apporrà un’etichetta sui post pubblicati da media controllati dai governi
Facebook aggiungerà presto delle etichette alle notizie delle pagine di proprietà, o comunque controllate, da un governo, contrassegnando tali informazioni come autorevoli e valevoli di considerazione, considerando quindi la fonte. I contenuti così etichettati saranno inoltre esclusi dalla possibilità di sponsorizzazione a partire da questa estate.
La società ha annunciato questa sua implementazione alcuni mesi fa e come parte dei suoi continui “sforzi di integrità elettorale”, insieme ad altre novità come la richiesta di un proprietario confermato per le pagine e il divieto degli annunci sponsorizzati anti-voto.
In base alla nuova politica di Facebook, la feature sarà distribuita a tutti gli utenti nel corso della prossima settimana, e le organizzazioni giornalistiche “che potrebbero essere sotto l’influenza di un governo” avranno un’etichetta sottile ma chiara ad evidenziarlo, così come i loro post. Puoi vedere come apparirà una di quelle etichette nell’immagine in alto, ed ecco come apparirebbe nelle pagine “informazioni” e dettagli:
L’avvertenza recita: “Questo editore è totalmente o parzialmente sotto il controllo editoriale di uno stato. Ciò è determinato da una serie di fattori, incluso ma non limitato a finanziamenti, struttura e standard giornalistici. “
Queste organizzazioni hanno una portata immensa anche al di fuori dei paesi in cui hanno sede.
Il processo di identificazione delle notizie gestite dallo stato non è così semplice come potrebbe sembrare. Certamente ci sono molte organizzazioni di stampa gestite dallo stato in molti paesi, come China Daily, Sputnik e così via. Ma i governi potrebbero essere molto più indietro, finanziandoli (o scartandoli), interferendo o dirigendo la copertura editoriale o gestendo un’intera organizzazione di notizie con mezzi non riconosciuti.
Facebook si è rivolto agli esperti per analizzare e classificare le numerose organizzazioni giornalistiche sulla piattaforma, il che sembra aver chiaramente mostrato l’esistenza di molteplici fattori da considerare. Di conseguenza, Facebook basa la sua etichetta “controllata dallo stato” sulla base di dichiarazioni ufficiali, struttura proprietaria e parti interessate, leadership e linee guida editoriali, politiche e supervisione e, ultimo ma non meno importante, lo stato di libertà dei media nel paese ospitante.
Le pagine a cui comparirà l’etichetta possono segnalare a Facebook se pensano che sia stata applicata per errore.
In particolare, l’etichetta non verrà applicata ai post di notizie o alle organizzazioni che si limitano a fare riferimento o a basare la loro segnalazione su media controllati dallo stato. Inoltre neanche le informazioni pubblicate da queste organizzazioni “etichettate saranno soggette a revisioni speciali o al fact checking (verifica dei fatti).
Nathaniel Gleicher, responsabile della politica di sicurezza informatica di Facebook, ha scritto un post sul blog ufficiale che “entro la fine dell’estate inizieranno a bloccare le pubblicità di questi centri media negli Stati Uniti, per fornire un ulteriore livello di protezione contro possibili influenze esterne nel dibattito pubblico in vista delle prossime elezioni di novembre 2020 negli Stati Uniti “.
Al di fuori degli Stati Uniti tali annunci non saranno bloccati, ma saranno “etichettati”.